La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21704/2023 – di seguito scaricabile-, ha riaffermato la rilevanza del Decreto Legislativo 231/01 nella prevenzione dei reati legati alla sicurezza sul lavoro. Il caso specifico riguarda una violazione della normativa sulla sicurezza, in cui un incidente sul lavoro ha portato alla condanna dell’ente per non aver adottato misure preventive adeguate, come richiesto dall’art. 25-septies del D.lgs. 231/01.
I dettagli del caso
Nel corso del processo, è stato accertato che l’ente non aveva predisposto un modello organizzativo efficace per prevenire incidenti sul lavoro. La Cassazione ha evidenziato come la responsabilità amministrativa dell’ente possa essere configurata anche in presenza di una singola violazione della normativa in materia di sicurezza, se tale violazione comporta un vantaggio per l’ente, come il risparmio sui costi di implementazione delle misure di sicurezza.
Il concetto di “colpa di organizzazione”
La Corte ha ribadito l’importanza della “colpa di organizzazione” dell’ente, definendola come il difetto di strutture o procedure atte a prevenire reati come quelli previsti dall’art. 25-septies. Nel caso specifico, l’azienda non aveva adottato un sistema di controllo per garantire il rispetto delle normative di sicurezza, portando all’incidente.
Le implicazioni della sentenza
Questa sentenza sottolinea ancora una volta l’importanza di avere un modello 231 adeguato per evitare la responsabilità amministrativa dell’ente. L’omessa implementazione di misure di sicurezza adeguate non solo aumenta i rischi per i lavoratori, ma espone anche l’ente a sanzioni significative.
Conclusione
La sentenza n. 21704/2023 evidenzia come una gestione superficiale della sicurezza sul lavoro possa condurre a gravi conseguenze legali per l’ente. Se la tua azienda non ha ancora adottato un modello organizzativo idoneo, lo Studio Soardi a Bergamo è a disposizione per una consulenza sulla creazione e implementazione di modelli 231 conformi alle normative.
