Codice Rosso | Quando basta la testimonianza della vittima

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L’Attendibilità della Persona Offesa nei Reati di Violenza Sessuale: Una Lezione dalla Cassazione

Quanto può essere difficile per una vittima di violenza sessuale raccontare la propria storia, soprattutto quando la consapevolezza degli abusi emerge solo dopo anni? La recente sentenza della Cassazione n. 33334 del 2024 ci insegna che il tempo non sminuisce l’attendibilità di una testimonianza, ma la rafforza, in particolar modo quando supportata da un percorso psicologico.

Come Valutare l’Attendibilità di una Testimonianza

In un caso così delicato, la Corte di Cassazione ha dovuto decidere su un ricorso che metteva in dubbio l’attendibilità della vittima a causa del ritardo nella denuncia. Ma come si può valutare l’attendibilità di una persona che denuncia abusi subiti anni prima? E qual è il ruolo del percorso psicologico nella ricostruzione dei fatti?

La Corte ha sottolineato che le dichiarazioni della vittima non perdono valore solo perché presentate con ritardo. Al contrario, queste possono essere ancora più credibili se emergono gradualmente grazie all’elaborazione psicologica. Questo è stato il caso di un giovane che, dopo anni di sofferenza, ha trovato il coraggio di denunciare grazie al supporto di una psicoterapeuta.

Il Percorso Psicologico: Un Aiuto Fondamentale

La testimonianza della persona offesa in questo caso è stata sostenuta da un processo psicoterapeutico che ha permesso alla vittima di prendere consapevolezza degli abusi subiti. Questo dimostra come la psicoterapia non solo aiuti la persona a superare il trauma, ma possa anche fornire un supporto determinante nella fase giudiziaria, confermando l’attendibilità delle dichiarazioni.

Il ruolo degli esperti è stato fondamentale per la Corte, che ha considerato le valutazioni psicologiche come elemento chiave per valutare la capacità della vittima di rendere una testimonianza coerente e veritiera. È un esempio di come la giustizia possa abbracciare un approccio olistico, comprendendo non solo le prove materiali, ma anche il percorso interiore della vittima.

La Decisione della Corte: Rigetto del Ricorso

Alla fine, la Cassazione ha respinto il ricorso dell’imputato, confermando la condanna. La Corte ha riconosciuto che l’attendibilità della persona offesa era stata valutata correttamente nei gradi precedenti e che il ritardo nella denuncia non era un elemento sufficiente per mettere in dubbio la veridicità dei fatti.

La sentenza ci ricorda che, quando si affrontano casi così complessi, ogni dettaglio deve essere preso in considerazione, compreso il percorso emotivo e psicologico della vittima.

Un Messaggio Importante per le Vittime

Se tu o un tuo caro siete stati vittime di abusi o violenze, sappi che non è mai troppo tardi per ottenere giustizia. Non importa quanto tempo sia passato, il coraggio di raccontare la tua storia può fare la differenza. Lo Studio Soardi, con sede a Bergamo, è a tua disposizione per offrirti supporto legale e umano in questi delicati momenti.

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