Bonus facciate | Applicate misure cautelari per gli indagati di frode

Penale

La Corte Suprema di Cassazione, nella sentenza n. 9961 del 08/03/2024 – di seguito scaricabile – ha affrontato il tema delle misure cautelari personali relative a una frode legata ai cosiddetti “bonus facciate”, “sisma bonus” e “bonus locazioni”.

I ricorrenti avevano impugnato l’ordinanza del Tribunale di Brescia che aveva riformato la decisione del G.i.p. applicando misure cautelari più stringenti, inclusi divieti professionali e obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.

La Cassazione ha respinto i ricorsi, dichiarandoli inammissibili e sostenendo la decisione del Tribunale di Brescia. La Corte ha evidenziato la gravità delle condotte dei ricorrenti, che avevano manipolato sistematicamente la normativa sui bonus fiscali per trarne ingenti proventi illeciti, dimostrando capacità criminali significative e spiccata spregiudicatezza.

È stata ritenuta la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e la necessità di misure cautelari per prevenire il rischio di reiterazione del reato.

In conclusione, la sentenza conferma la validità delle misure cautelari applicate dal Tribunale di Brescia, sottolineando l’importanza di interventi giudiziari adeguati per contrastare frodi fiscali complesse e prevenire ulteriori illeciti.

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