La recente sentenza della Corte di Cassazione 20559/2022 – di seguito scaricabile – ha posto in rilievo interessanti spunti in merito alla responsabilità degli enti ai sensi del D.Lgs. 231/01 in un caso di omicidio sul luogo di lavoro.
La Corte ha annullato con rinvio la sentenza impugnata nei confronti della società “(OMISSIS) s.p.a.”, sottolineando la necessità di un accurato esame circa la sussistenza di un “interesse” dell’ente alla commissione del reato.
In particolare, la Corte ha evidenziato come l’interesse dell’ente debba essere valutato in relazione alla condotta violativa delle regole cautelari, e non all’evento stesso.
La decisione ha anche messo in discussione l’efficacia del giudicato relativo alla condanna degli agenti della società, sottolineando la necessità di una valutazione autonoma e non condizionata da precedenti giudizi.
Questo principio rafforza l’autonomia del giudizio relativo alla responsabilità dell’ente, evitando che decisioni relative agli individui possano influenzare ingiustamente la valutazione delle responsabilità aziendali.
La sentenza segna un punto importante nella giurisprudenza relativa al D.Lgs. 231/01, richiamando l’attenzione sulla necessità di una chiara distinzione tra le condotte individuali e le politiche aziendali, e sull’importanza di una valutazione accurata dell’effettivo interesse o vantaggio per l’ente derivante dalla condotta illecita.
Questi principi sono essenziali per garantire che la responsabilità degli enti sia attribuita in modo equo e basato su solide basi giuridiche.
Soardi Studio Legale assiste da anni società attive in disparati settori nella redazione di Modelli Organizzativi e di Gestione ex D.Lgs. 231/01 e l’avvocato Soardi, penalista in Bergamo, ricopre diversi incarichi quale Organismo di Vigilanza.