D.Lgs. 231/01 e cybersicurezza | Prossimo l’aumento delle pene

Compliance, Penale

Il 22 maggio 2024 il Servizio Studi del Senato ha pubblicato un dossier – di seguito scaricabile – esplicativo del testo del disegno di legge in tema di 𝗰𝘆𝗯𝗲𝗿𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮 e 𝗿𝗲𝗮𝘁𝗶 𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗶, approvato la scorsa settimana dalla Camera.

Il DDL prevede, oltre ad una serie di aumenti delle pene dei reati di cui agli artt. 615ter e 635bis c.p., l’introduzione di un terzo comma nel reato di 𝗲𝘀𝘁𝗼𝗿𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲, secondo cui: “Chiunque, mediante le condotte di cui agli articoli 615-ter, 617-quater, 617-sexies, 635-bis, 635-quater e 635-quinquies ovvero con la minaccia di compierle, costringe taluno a fare o ad omettere qualche cosa, procurando a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da euro 5.000 a euro 10.000. La pena è della reclusione da otto a ventidue anni e della multa da euro 6.000 a euro 18.000, se concorre taluna delle circostanze indicate nel terzo comma dell’articolo 628 nonché nel caso in cui il fatto sia commesso nei confronti di persona incapace per età o per infermità“.

Inoltre l’art. 20 del DDL (pag. 99 del dossier) stabilisce una serie di aumenti delle pene edittali sancite dall’art 24-bis d. lgs. 231/2001 in materia di responsabilità degli enti ex D.Lgs. 231/01.