Prescrizione e Responsabilità 231: Le Implicazioni della Sentenza n. 14343/2025 della Cassazione

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Prescrizione Responsabilità responsabilità amministrativa decreto modello 231
Prescrizione Responsabilità amministrativa decreto 231

Introduzione

La Prescrizione Responsabilità 231 è un tema cruciale nell’ambito del diritto penale d’impresa. La recente sentenza della Corte di Cassazione, Sez. VI, n. 14343/2025, ha fornito nuovi chiarimenti interpretativi su come la responsabilità amministrativa degli enti possa sopravvivere alla prescrizione del reato presupposto. In questo articolo analizziamo in dettaglio la decisione, le sue implicazioni per le imprese, soprattutto in relazione al Decreto 231, e l’importanza strategica del Modello 231.

La Sentenza della Cassazione n. 14343/2024: il Cuore del Provvedimento

La Suprema Corte, con la sentenza n. 14343 depositata l’11 aprile 2025, ha affermato che anche in presenza di una sopravvenuta prescrizione del reato presupposto, l’accertamento della responsabilità dell’ente ex Decreto 231 deve avvenire secondo il criterio dell’art. 533 c.p.p., ossia “oltre ogni ragionevole dubbio”.

Nonostante la prescrizione non estingua automaticamente l’illecito amministrativo, la Corte ribadisce che non è possibile una condanna dell’ente in assenza della prova piena della sua responsabilità. Si tratta di una presa di posizione netta che rafforza il principio di garanzia e tutela dell’ente coinvolto.

Prescrizione del Reato Presupposto e il Decreto 231 sulla Responsabilità Amminsitrativa degli Enti

Secondo il Decreto 231, l’illecito dell’ente è autonomo rispetto al reato commesso dalla persona fisica, ma da esso dipende. L’articolo 8 del decreto stabilisce che l’ente possa essere chiamato a rispondere anche quando il reato sia estinto per prescrizione, purché sia comunque accertabile nel merito.

La sentenza n. 14343/2025 della Cassazione chiarisce che la prescrizione non elimina automaticamente l’illecito dell’ente, ma impone al giudice di accertare, nel merito, la responsabilità secondo gli standard probatori più alti. Questo approccio garantisce che la responsabilità amministrativa degli enti non diventi una scorciatoia sanzionatoria.

Il Principio dell’Oltre Ogni Ragionevole Dubbio

La Corte richiama espressamente l’art. 533 c.p.p., sottolineando che l’ente può essere ritenuto responsabile solo quando vi sia la prova piena del fatto illecito, secondo i criteri del processo penale. Il principio dell’“oltre ogni ragionevole dubbio” non può essere aggirato nemmeno in presenza di prescrizione del reato presupposto.

In questo senso, la sentenza si pone come un importante presidio di garanzia processuale, evitando derive colpevoliste che avrebbero potuto minare la credibilità dell’intero impianto del Decreto 231.

Responsabilità nei Gruppi d’Impresa e Prescrizione della Responsabilità del Decreto 231

Un ulteriore profilo affrontato dalla sentenza riguarda le ipotesi di gruppi di società. La Cassazione afferma che la responsabilità può essere estesa ad una società collegata solo se:

  1. Il reato presupposto sia stato commesso nell’interesse o a vantaggio di entrambe le società;
  2. L’autore materiale del reato sia un soggetto apicale o sottoposto ai sensi dell’art. 5 del Decreto 231.

Questo chiarimento è particolarmente rilevante per la gestione della compliance nei gruppi societari, dove la distinzione tra interesse proprio e altrui può risultare sfumata.

Modello 231 ed Effetto Esimente

In questo quadro, assume ancora più rilievo l’adozione di un efficace Modello 231. Come noto, il modello ha funzione esimente della responsabilità ai sensi dell’art. 6 e 7 del Decreto 231.

Un modello organizzativo realmente attuato, dotato di un OdV attivo e autonomo, può tutelare l’ente anche nelle situazioni più complesse, come i procedimenti penali in cui il reato presupposto sia prescritto. In tali ipotesi, dimostrare l’assenza di colpa organizzativa diventa cruciale per evitare una sanzione fondata solo sull’apparente correlazione tra ente e reato.

Riflessioni sull’Orientamento della Suprema Corte

La sentenza n. 14343/2024 conferma e consolida l’orientamento secondo cui la Prescrizione Responsabilità 231 non è sufficiente a fondare una condanna automatica dell’ente. Il giudice dovrà valutare caso per caso, tenendo conto:

  • Della prova positiva del reato presupposto;
  • Del vantaggio/interesse dell’ente;
  • Della qualifica soggettiva del soggetto agente;
  • Dell’esistenza o meno di un Modello 231 effettivamente attuato.

Questo assetto garantisce un equilibrio tra esigenza repressiva e tutela dei diritti fondamentali delle imprese, rendendo ancora più essenziale l’investimento in un’efficace governance della compliance.

Il Supporto dello Studio Soardi

Lo Studio Soardi di Bergamo da anni assiste società su tutto il territorio nazionale per la realizzazione e aggiornamento di Modelli Organizzativi ex D.Lgs. 231/01. Inoltre, l’Avvocato Penalista Stefano Soardi ricopre numerosi incarichi come Organismo di Vigilanza (OdV) per aziende, offrendo supporto e strumenti concreti per prevenire i rischi sanzionatori.

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FAQ: Prescrizione e Responsabilità 231

Cosa significa “oltre ogni ragionevole dubbio” per l’ente?
Significa che la responsabilità dell’ente deve essere provata con lo stesso rigore previsto per l’imputato persona fisica, secondo l’art. 533 c.p.p.

Un ente può essere condannato anche se il reato è prescritto?
Sì, ma solo se il giudice accerta comunque la responsabilità dell’ente oltre ogni ragionevole dubbio.

Come si applica la responsabilità nei gruppi di imprese?
Solo se vi è vantaggio o interesse concorrente tra più società e se il soggetto autore del reato ha la qualifica prevista dall’art. 5 del Decreto 231.

Qual è il ruolo del Modello 231?
Il Modello 231 ha funzione esimente. Se efficacemente adottato, può escludere la responsabilità dell’ente anche in caso di reato presupposto accertato.

Perché rivolgersi a uno studio legale?
Un Avvocato Penalista con esperienza nella Responsabilità Amministrativa degli Enti può guidare l’impresa nell’adozione di un Modello 231 efficace e nella gestione dei rischi legali, soprattutto in caso di indagini o procedimenti penali.

Dove ha sede lo Studio Soardi?
Lo studio ha sede a Bergamo, ma opera su tutto il territorio nazionale.

Come contattare lo Studio?
Puoi scrivere attraverso il sito www.studiosoardi.com oppure inviare una mail all’indirizzo indicato nella sezione contatti.

Il Modello 231 è obbligatorio?
Non è obbligatorio per legge, ma la sua adozione è fortemente consigliata per prevenire la Responsabilità Amministrativa degli Enti e beneficiare dell’effetto esimente.

Il Modello 231 va aggiornato?
Sì. Deve essere costantemente aggiornato per riflettere modifiche legislative, giurisprudenziali e organizzative interne.

La prescrizione del reato estingue la responsabilità 231 dell’ente?
No. Secondo l’art. 8 del Decreto 231, la prescrizione del reato non comporta automaticamente l’estinzione dell’illecito amministrativo. Tuttavia, è necessario accertare la responsabilità dell’ente nel merito.

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