
Indice
- Cosa disciplina il Disegno di Legge in materia di Intelligenza Artificiale?
- Quali sono i principi generali introdotti dal Disegno di Legge in materia di Intelligenza Artificiale?
- Cosa cambia per i dati personali e la privacy?
- Qual è l’impatto sulla sanità?
- Come cambia la pubblica amministrazione dopo il Disegno Di Legge sull’Intelligenza Artificiale?
- Quali implicazioni per il mondo del lavoro?
- In che modo la giustizia può usare l’IA?
- Quali deleghe riceve il Governo?
- Chi sono le autorità competenti?
- Cosa prevede in termini di sanzioni penali il nuovo Disegno di Legge in materia di Intelligenza Artificiale?
- Quali conseguenze avrà il nuovo Disegno Di Legge sull’Intelligenza Artificiale in capo alle aziende?
- Il supporto dello Studio Soardi
Cosa disciplina il Disegno di Legge in materia di Intelligenza Artificiale?
Il Parlamento ha approvato, il 20 marzo 2025, il primo disegno di legge italiano sull’intelligenza artificiale. Attraverso questa normativa, il legislatore intende regolamentare in modo chiaro e sistematico la ricerca, lo sviluppo e l’impiego dei sistemi intelligenti. L’obiettivo primario consiste nel tutelare i diritti fondamentali delle persone, senza però ostacolare l’innovazione tecnologica e il progresso economico.
Quali sono i principi generali introdotti dal Disegno di Legge in materia di Intelligenza Artificiale?
Il testo legislativo fonda il proprio impianto normativo su un principio fondamentale: l’intelligenza artificiale deve sempre servire l’essere umano. Non a caso, ogni sistema IA dovrà rispettare pienamente i valori costituzionali, garantire la trasparenza dei processi decisionali e prevenire qualsiasi forma di discriminazione. Inoltre, per assicurare un uso responsabile della tecnologia, il legislatore attribuisce un ruolo cruciale alla cybersicurezza.
Cosa cambia per i dati personali e la privacy?
La nuova normativa rafforza sensibilmente le garanzie previste dal GDPR. In particolare, ogni cittadino potrà opporsi in modo chiaro al trattamento automatizzato dei propri dati. Allo stesso tempo, le organizzazioni dovranno informare gli interessati utilizzando un linguaggio accessibile, semplice e completo. Per quanto riguarda i minori di 14 anni, il disegno di legge stabilisce che ogni trattamento richieda il consenso esplicito dei genitori.
Qual è l’impatto sulla sanità?
Il legislatore intende valorizzare l’intelligenza artificiale anche nel settore sanitario. Pertanto, le tecnologie intelligenti potranno supportare la prevenzione, la diagnosi e la cura, senza mai sostituire l’intervento umano. Di conseguenza, AGENAS coordinerà delle piattaforme pubbliche che useranno dati sanitari trattati in conformità con la normativa sulla privacy. Queste soluzioni digitali mirano a potenziare l’assistenza territoriale, incrementando l’efficacia delle cure e la qualità della vita dei pazienti.
Come cambia la pubblica amministrazione dopo il Disegno Di Legge sull’Intelligenza Artificiale?
Anche nella pubblica amministrazione, l’uso dell’IA potrà generare notevoli benefici. Infatti, secondo il disegno di legge, l’intelligenza artificiale semplifica le procedure, riduce i tempi e migliora la qualità dei servizi. Tuttavia, il legislatore precisa che ogni decisione finale deve appartenere a una persona fisica e non a un sistema automatizzato. Dunque, l’IA diventa un utile strumento di supporto, ma non può mai sostituire la responsabilità dell’essere umano.
Quali implicazioni per il mondo del lavoro?
Nel mondo del lavoro, l’IA dovrà contribuire a migliorare le condizioni operative, incrementare la produttività e aumentare la sicurezza. Per monitorare gli impatti occupazionali, il Ministero del Lavoro istituirà un Osservatorio nazionale. Questo organismo raccoglierà dati, promuoverà formazione specifica e suggerirà politiche attive a tutela dei lavoratori. Inoltre, il disegno di legge incoraggia anche la formazione continua, soprattutto in quei settori tecnologici che richiedono aggiornamento costante.
In che modo la giustizia può usare l’IA?
Nell’ambito della giustizia, l’intelligenza artificiale può svolgere un ruolo significativo. Essa potrà agevolare le attività organizzative, gestionali e documentali, migliorando l’efficienza del sistema. Tuttavia, il legislatore ribadisce che soltanto il magistrato può assumere decisioni giudiziarie. Allo stesso modo, il personale giudiziario riceverà formazione tecnica per comprendere appieno le potenzialità (e i limiti) dell’IA.
Quali deleghe riceve il Governo?
Il Disegno Di Legge Intelligenza Artificiale conferisce due importanti deleghe al Governo. Innanzitutto, l’Esecutivo dovrà disciplinare gli algoritmi, i dati e i metodi utilizzati per addestrare i sistemi IA, individuando obblighi, responsabilità e sanzioni. Inoltre, entro dodici mesi, il Governo dovrà adeguare la normativa penale e amministrativa, introducendo:
- nuove fattispecie di reato legate all’abuso dell’IA;
- strumenti per inibire e rimuovere contenuti illeciti (ad esempio, i deepfake);
- criteri di responsabilità penale e amministrativa per persone fisiche e giuridiche.
Non è un caso, dunque, che il legislatore abbia richiamato esplicitamente il Decreto 231 nella cornice della responsabilità degli enti.
Chi sono le autorità competenti?
Il disegno di legge individua due autorità di riferimento. Da un lato, l’AgID garantirà l’innovazione e l’accreditamento dei sistemi. Dall’altro, l’ACN avrà il compito di vigilare sul rispetto delle norme e applicare le eventuali sanzioni. Inoltre, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sorgerà un Comitato di Coordinamento che armonizzerà l’azione delle autorità coinvolte.
Cosa prevede in termini di sanzioni penali il nuovo Disegno di Legge in materia di Intelligenza Artificiale?
Le sanzioni penali introdotte dalla nuova normativa
Il Disegno Di Legge in materia di Intelligenza Artificiale introduce un nuovo quadro sanzionatorio, più articolato e incisivo, destinato a colpire in modo efficace gli abusi legati all’utilizzo illecito dei sistemi intelligenti. In particolare, il legislatore ha previsto una serie di misure penali tese a rafforzare la tutela dei diritti fondamentali e a scoraggiare condotte pericolose in ambito digitale.
Anzitutto, il testo normativo stabilisce aggravanti specifiche per i reati commessi con il supporto dell’intelligenza artificiale. Se un soggetto sfrutta un sistema IA per agevolare l’esecuzione di un reato, la pena base potrà subire un aumento fino a un terzo. Tale previsione mira a colpire con maggiore severità l’uso distorto di strumenti tecnologici, che possono amplificare il danno arrecato alle vittime.
Inoltre, la legge introduce nuove fattispecie penali autonome. Tra queste, spicca il reato di diffusione non autorizzata di contenuti generati da IA, con particolare riferimento ai cosiddetti deepfake a contenuto lesivo, falso o diffamatorio. L’obiettivo, in questo caso, è quello di proteggere l’onore, la reputazione e la libertà individuale da manipolazioni sempre più sofisticate.
Un altro punto centrale riguarda l’estensione delle sanzioni penali anche in ambito economico-finanziario. Infatti, l’uso di IA per la realizzazione di frodi bancarie, manipolazioni di mercato o operazioni illecite nei mercati digitali sarà sanzionato con pene più gravi rispetto al passato. Lo stesso vale per le violazioni della normativa sul diritto d’autore, soprattutto quando l’intelligenza artificiale viene impiegata per creare o diffondere opere contraffatte o derivate.
Gli aspetti rilevanti in materia di responsabilità ex Decreto 231
Particolarmente rilevante risulta poi l’integrazione con il sistema della responsabilità amministrativa degli enti, disciplinata dal Decreto 231. Il legislatore ha sottolineato che le imprese potranno essere chiamate a rispondere, in sede penale, per reati commessi con o attraverso sistemi IA, soprattutto quando mancano adeguati controlli interni o misure preventive efficaci.
Infatti, l’introduzione di tecnologie intelligenti in azienda comporta inevitabilmente nuovi rischi che devono essere governati attraverso un adeguato Modello Organizzativo 231. Tali modelli devono includere misure specifiche per la gestione dei processi digitali, la supervisione algoritmica e la tracciabilità delle decisioni automatizzate. L’assenza di tali strumenti può comportare l’applicazione di sanzioni pecuniarie, interdittive e persino la confisca di beni aziendali.
Alla luce di queste previsioni, risulta fondamentale che ogni impresa, ente o professionista operante nel digitale — specialmente in un territorio dinamico come Bergamo — si affidi a un Avvocato Penalista in grado di valutare le possibili responsabilità e implementare strategie di compliance efficaci. Solo un approccio integrato, infatti, può prevenire sanzioni severe e tutelare concretamente l’operatività aziendale.
Ogni azienda dovrà adottare misure concrete per rispettare la nuova normativa. Innanzitutto, servirà garantire la sicurezza informatica e la trasparenza dei processi algoritmici. In secondo luogo, diventerà necessario istituire controlli, audit interni e sistemi tracciabili. Anche nella fase di sperimentazione, le imprese dovranno attenersi a regole precise, sfruttando i sandbox regolatori.
Pertanto, chi opera nel territorio di Bergamo e utilizza tecnologie IA avrà bisogno di un Avvocato Penalista capace di gestire anche gli aspetti legati al Decreto 231.
Quali conseguenze avrà il nuovo Disegno Di Legge sull’Intelligenza Artificiale in capo alle aziende?
Ogni azienda dovrà adottare misure concrete per rispettare la nuova normativa. Innanzitutto, servirà garantire la sicurezza informatica e la trasparenza dei processi algoritmici. In secondo luogo, diventerà necessario istituire controlli, audit interni e sistemi tracciabili. Anche nella fase di sperimentazione, le imprese dovranno attenersi a regole precise, sfruttando i sandbox regolatori.
Pertanto, chi opera nel territorio di Bergamo e utilizza tecnologie IA avrà bisogno di un Avvocato Penalista capace di gestire anche gli aspetti legati al Decreto 231.
Il supporto dello Studio Soardi
Lo Studio Soardi, con sede a Bergamo, offre supporto legale alle aziende che desiderano adottare soluzioni IA nel rispetto delle normative. L’Avvocato Penalista Stefano Soardi affianca imprese e professionisti nella realizzazione di Modelli Organizzativi conformi al Decreto 231. Inoltre, il team fornisce consulenza continua in ambito privacy, cybersicurezza e responsabilità amministrativa degli enti.
Contatta subito lo Studio Soardi per ricevere una valutazione personalizzata sul tuo progetto tecnologico. L’intelligenza artificiale rappresenta un’opportunità, ma senza una guida legale adeguata può trasformarsi in un rischio concreto.