Richiesta di Archiviazione: Cosa Prevede la Legge e Come Opporsi

Penale

Richiesta Di Archiviazione
Richiesta Di Archiviazione

Cos’è la Richiesta di Archiviazione nel Codice di Procedura Penale?

La Richiesta di Archiviazione è un atto fondamentale del procedimento penale disciplinato dall’art. 408 del Codice di Procedura Penale. Essa viene presentata dal Pubblico Ministero (PM) al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) quando ritiene che non vi siano elementi sufficienti per sostenere l’accusa in giudizio. Questa richiesta può derivare da diverse situazioni, tra cui:

  • Mancanza di prove che dimostrino la colpevolezza dell’indagato.
  • Fatto non sussistente o penalmente irrilevante.
  • Esistenza di cause di non punibilità, come la legittima difesa o lo stato di necessità.
  • Prescrizione del reato o altre ragioni di estinzione.
  • Infondatezza della notizia di reato, se le indagini preliminari non hanno confermato gli elementi di accusa iniziali.
  • Reato perseguibile a querela di parte e mancanza della querela.

L’archiviazione, dunque, rappresenta la chiusura del caso senza arrivare a un dibattimento in tribunale. Tuttavia, se sei parte offesa in un procedimento penale, hai il diritto di opporsi alla richiesta e far valere le tue ragioni.


Le Indagini Preliminari e il Ruolo del Pubblico Ministero

Prima di presentare una Richiesta di Archiviazione, il Pubblico Ministero svolge un’attività investigativa chiamata indagini preliminari. Questa fase ha lo scopo di raccogliere elementi di prova per valutare se vi siano i presupposti per esercitare l’azione penale o, al contrario, se sia necessario richiedere l’archiviazione.

Le indagini preliminari possono prevedere:

  • Assunzione di informazioni da testimoni o persone informate sui fatti.
  • Sequestri e perquisizioni per raccogliere prove materiali.
  • Intercettazioni telefoniche o ambientali.
  • Analisi forensi e perizie su documenti, dispositivi elettronici o prove biologiche.
  • Richiesta di documentazione a enti pubblici o privati per verificare eventuali responsabilità.
  • Confronti tra dichiarazioni per individuare eventuali contraddizioni.

Il Pubblico Ministero, una volta terminate le indagini, può:

  1. Esercitare l’azione penale, se ritiene di aver raccolto prove sufficienti per sostenere l’accusa in giudizio.
  2. Richiedere l’archiviazione, se le prove non consentono di formulare un’imputazione.
  3. Chiedere un’ulteriore proroga delle indagini, se necessita di maggiori elementi.

Le indagini preliminari possono durare da sei mesi a un anno, con possibilità di proroga nei casi più complessi.

Nel caso in cui il Pubblico Ministero decida per la Richiesta di Archiviazione, la parte offesa può ricevere una notifica ufficiale. Questa comunicazione è essenziale perché concede alla vittima del reato il diritto di opporsi alla chiusura del procedimento.


Perché il Pubblico Ministero Può Chiedere l’Archiviazione?

Ci sono molteplici motivi per cui il Pubblico Ministero può decidere di chiedere l’archiviazione di un caso. Tra i principali troviamo:

  • Mancanza di prove sufficienti: Se, nonostante le indagini svolte, non emergono elementi idonei a sostenere l’accusa in giudizio.
  • Fatto non costituente reato: Il comportamento denunciato non rientra nelle fattispecie penali previste dalla legge.
  • Evidente infondatezza della notizia di reato: Quando le indagini dimostrano che la denuncia era priva di fondamento.
  • Mancanza di querela della persona offesa: In alcuni reati, la querela è condizione necessaria per l’azione penale.
  • Prescrizione del reato: Se il tempo massimo previsto per perseguire il reato è decorso.
  • Mancanza di dolo o colpa: Se l’evento dannoso non è imputabile a un comportamento penalmente rilevante.
  • Giacenza del procedimento per lungo tempo: In alcuni casi, quando non ci sono sviluppi investigativi concreti, il PM può decidere di chiedere l’archiviazione.
  • Prove insufficienti per sostenere l’accusa in giudizio: Anche se vi è stata un’indagine accurata, la raccolta di elementi probatori potrebbe non essere sufficiente per sostenere un processo.

Come Opporsi alla Richiesta di Archiviazione?

Se la persona offesa dal reato non condivide la decisione del Pubblico Ministero, può presentare un’opposizione motivata entro 20 giorni dalla notifica della richiesta di archiviazione. Per fare ciò, è indispensabile il supporto di un Avvocato Penalista, specialmente se ci si trova in una città come Bergamo, dove i procedimenti possono essere complessi e richiedere un’adeguata preparazione.

L’opposizione deve contenere:

  • Una dettagliata esposizione dei motivi per cui si ritiene che il caso debba proseguire.
  • La richiesta di ulteriori indagini che potrebbero fornire elementi decisivi.
  • Eventuali nuove prove che possano cambiare l’esito delle indagini preliminari.

Il GIP, una volta ricevuta l’opposizione, può accoglierla e ordinare ulteriori indagini o, in alternativa, rigettarla confermando la richiesta di archiviazione.


Conclusione

Se hai ricevuto una notifica di Richiesta di Archiviazione, è essenziale agire rapidamente per opporsi nei tempi previsti dalla legge. Rivolgersi a un Avvocato Penalista a Bergamo può fare la differenza tra la chiusura del caso e l’avvio di un processo volto a ottenere giustizia. Non esitare a contattarci per una consulenza personalizzata.

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