
Il Sequestro stabilito dal Decreto 231 è uno strumento fondamentale per contrastare la responsabilità amministrativa delle imprese. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2836 del 23 gennaio 2025, ha affrontato un caso di sequestro preventivo a carico della Società Agricola Semplice Sorgente Ramo, coinvolta in un’inchiesta su presunte truffe e riciclaggio di titoli Agea. Il provvedimento, disposto dal Tribunale di Messina, ha colpito beni aziendali, conti correnti e quote societarie, ritenendo l’azienda uno strumento per il reimpiego di proventi illeciti.
Di conseguenza, la Cassazione ha confermato la legittimità del Sequestro Decreto 231 per prevenire la reiterazione dell’attività criminosa. Tuttavia, ha annullato in parte la misura per violazione del principio di proporzionalità, ritenendo che il blocco totale delle risorse aziendali fosse eccessivo. Pertanto, la sentenza offre spunti fondamentali per comprendere le responsabilità delle imprese secondo il Decreto Legislativo 231/01, il quale disciplina la responsabilità amministrativa degli enti per reati commessi nel loro interesse o vantaggio.
Il Sequestro Decreto 231 e la Prevenzione dei Reati Aziendali
Il Sequestro Decreto 231 prevede specifiche misure cautelari reali, come il Sequestro preventivo, per impedire che un’azienda continui a operare se ritenuta uno strumento per la commissione di reati. Per questa ragione, il provvedimento può riguardare beni aziendali, conti correnti, immobili e quote societarie e viene disposto quando esiste un concreto rischio che l’azienda possa reiterare attività illecite.
Infatti, il sequestro è giustificato se la società ha tratto un vantaggio da reati come truffa, corruzione o riciclaggio. Tuttavia, il provvedimento deve sempre rispettare il principio di proporzionalità, evitando misure eccessivamente restrittive che possano compromettere in modo definitivo l’attività d’impresa.
La Responsabilità Amministrativa delle Imprese ai Sensi del Decreto 231
Il Decreto Legislativo 231/01 introduce una forma di Responsabilità Amministrativa a carico delle società per determinati reati commessi dai propri dirigenti o dipendenti nell’interesse o a vantaggio dell’ente. In altre parole, un’impresa può essere ritenuta direttamente responsabile per reati come truffa, corruzione, riciclaggio e reati societari, rischiando pesanti conseguenze economiche e operative.
Nel caso della Società Agricola Semplice Sorgente Ramo, il Sequestro di cui al Decreto 231 è stato giustificato dall’utilizzo illecito di titoli Agea per ottenere finanziamenti. In particolare, questo comportamento potrebbe configurare un illecito amministrativo ai sensi dell’art. 24-ter e 25-octies del D.Lgs. 231/01, relativi ai reati di truffa aggravata e riciclaggio.
Le Sanzioni Previste dal Sequestro Decreto 231
Le aziende coinvolte in procedimenti per illeciti amministrativi ex Decreto 231 possono subire sanzioni gravi, tra cui:
- Sanzioni pecuniarie fino a milioni di euro.
- Interdizione dall’esercizio dell’attività.
- Revoca di licenze e autorizzazioni.
- Confisca di beni derivanti dall’attività illecita.
- Divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione.
Di conseguenza, le misure interdittive possono avere un impatto devastante sulle aziende, portando alla sospensione delle attività o addirittura alla chiusura definitiva. Per questo motivo, l’adozione di un Modello Organizzativo 231 rappresenta la soluzione più efficace per evitare queste conseguenze.
Il Modello 231: Strumento di Prevenzione e Funzione Esimente
Il Modello Organizzativo 231 è un sistema di controllo e prevenzione che, se adottato e attuato correttamente, può escludere o attenuare la responsabilità della società in caso di reati commessi al suo interno. Questo strumento consente alle imprese di:
- Identificare e gestire i rischi legati ai reati previsti dal Decreto 231 tra cui ipotesi di Sequestro.
- Dimostrare l’adozione di misure preventive idonee a evitare comportamenti illeciti.
- Ridurre il rischio di sanzioni in caso di indagini o procedimenti giudiziari.
Per questo motivo, nel caso della sentenza in esame, la presenza di un Modello 231 efficace avrebbe potuto costituire un’argomentazione difensiva per la società coinvolta.
I Vantaggi dell’Adozione di un Modello 231
Adottare un Modello 231 non è solo un obbligo, ma anche una strategia vincente per le imprese che vogliono operare in modo trasparente e sicuro. I principali vantaggi sono:
- Protezione da sanzioni e responsabilità amministrativa.
- Miglioramento dell’affidabilità aziendale verso clienti, fornitori e investitori.
- Accesso facilitato a bandi pubblici e finanziamenti.
- Migliore gestione interna e riduzione del rischio di reati aziendali.
- Salvaguardia della reputazione aziendale.
- Salvaguardia da ipotesi di Sequestro ai sensi del Decreto 231 2001
Il Ruolo Fondamentale dell’Organismo di Vigilanza (OdV)
Un elemento essenziale del Modello 231 è l’Organismo di Vigilanza (OdV), incaricato di monitorare l’attuazione del modello e segnalare eventuali anomalie. In particolare, l’OdV ha il compito di:
- Verificare l’efficacia del modello e proporre aggiornamenti.
- Ricevere e analizzare segnalazioni di comportamenti illeciti.
- Garantire che i protocolli aziendali siano rispettati.
Avere un OdV indipendente e competente è fondamentale per evitare contestazioni sulla reale applicazione del modello. Inoltre, garantisce una protezione effettiva all’azienda.
Il Supporto dello Studio Soardi in caso di Sequestro ai sensi del Decreto 231/01
Lo Studio Soardi di Bergamo, guidato dall’Avvocato Penalista Stefano Soardi di Bergamo, assiste imprese su tutto il territorio nazionale nella realizzazione e aggiornamento di Modelli Organizzativi 231. Inoltre, l’Avvocato Soardi ricopre diversi incarichi come Organismo di Vigilanza (OdV) per aziende operanti in diversi settori.
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