
La recente sentenza della Cassazione Penale, Sez. IV, n. 8617 del 3 marzo 2025, ha affrontato un caso emblematico in materia di Confisca ai sensi del Decreto 231/01. Questa decisione della Suprema Corte evidenzia principi fondamentali sulla Responsabilità Amministrativa degli Enti e sull’importanza di adottare un Modello Organizzativo 231. Infatti, al giorno d’oggi, risulta essenziale implementare misure di prevenzione adeguate. In questo modo, le aziende possono proteggersi da sanzioni e tutelare il proprio operato. Inoltre, una gestione attenta della compliance consente di operare con maggiore serenità e sicurezza.
Il Caso: Confisca del Decreto 231/01 e Responsabilità dell’Ente
La vicenda trae origine dall’occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo da parte della società La C.L Srls, il cui legale rappresentante, A.A., è stato condannato per la violazione degli artt. 55 e 1161 del Codice della Navigazione. Di conseguenza, il Tribunale di Lecce ha disposto la Confisca del Decreto 231 delle attrezzature balneari utilizzate dall’azienda.
A.A. ha impugnato la sentenza, sostenendo che i beni appartenessero alla società e che questa non fosse stata coinvolta nel processo penale. Tuttavia, la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso, ritenendo che la Confisca stabilita dal Decreto 231 fosse legittima, poiché i beni confiscati erano strumentali alla commissione del reato. Questo caso dimostra chiaramente come, senza un Modello Organizzativo 231, una società possa trovarsi in situazioni particolarmente complesse e difficili da gestire. Pertanto, diventa essenziale adottare strumenti di prevenzione per evitare simili problematiche.
La Confisca nel Decreto 231/01: L’Articolo 19
L’articolo 19 del Decreto 231/01 disciplina la Confisca nell’ambito della responsabilità amministrativa degli enti. Secondo questa disposizione, viene sempre disposta la confisca del prezzo o del profitto del reato, salvo che appartenga a persona estranea all’illecito. Se non è possibile procedere alla Confisca Diretta, la norma prevede la Confisca per equivalente, che consente di sottrarre all’ente beni di valore corrispondente al profitto illecito ottenuto. Questo meccanismo garantisce che l’ente non possa trarre vantaggio da reati commessi nel proprio interesse o a proprio beneficio, rafforzando l’efficacia deterrente del D.Lgs. 231/01. Pertanto, l’adozione di un Modello Organizzativo 231 efficace può costituire una protezione strategica, evitando il rischio di misure patrimoniali così severe quale la Confisca stabilita dall’articolo 19 del Decreto 231/01.
Il D.Lgs. 231/01 e la Responsabilità dell’Ente
Sebbene in questo caso non fosse stata contestata la responsabilità amministrativa della società, la sentenza evidenzia un aspetto cruciale. Infatti, le aziende devono attuare misure di prevenzione per evitare ripercussioni legali. Inoltre, è importante sottolineare che il D.Lgs. 231/01 stabilisce che, se amministratori o dipendenti commettono un reato nell’interesse o a vantaggio dell’ente da parte di la società può essere chiamata a risponderne direttamente. Tuttavia, tale scenario si può evitare adottando un Modello Organizzativo 231, che permette di dimostrare la volontà di rispettare la legge e operare in piena conformità normativa.
L’Importanza del Modello Organizzativo 231
Nel contesto attuale, il Modello Organizzativo 231 è diventato uno strumento quasi obbligatorio per le imprese. Grazie a questo sistema di gestione interna, è possibile prevenire la commissione di reati e, allo stesso tempo, dimostrare che l’ente ha adottato tutte le precauzioni necessarie per evitarli. Inoltre, attraverso un’applicazione efficace del Modello 231, le aziende possono individuare e mitigare i rischi connessi alla loro attività tra cui la Confisca dell’articolo 19 del Decreto 231. Ancora più importante, un impianto organizzativo solido consente di gestire la compliance normativa con maggiore efficienza, riducendo al minimo le criticità legali.
Il Ruolo Fondamentale dell’Organismo di Vigilanza (OdV)
Uno degli elementi chiave del Modello Organizzativo 231 è senza dubbio l’Organismo di Vigilanza (OdV). In effetti, questo organo ha il compito di:
- Monitorare costantemente l’applicazione del Modello Organizzativo 231;
- Segnalare eventuali violazioni e suggerire miglioramenti;
- Garantire che la società operi sempre nel rispetto della normativa vigente.
L’Organismo di Vigilanza rappresenta un presidio essenziale per le imprese, soprattutto in settori regolamentati come quello balneare, edilizio, sanitario e finanziario. Infatti, un OdV efficace permette di identificare in anticipo possibili violazioni, evitando di incorrere in sanzioni e responsabilità tra cui la Confisca stabilita dallo stesso Decreto 231.
Lo Studio Soardi e l’Assistenza per il Modello Organizzativo 231
Lo Studio Legale Soardi, con sede principale a Bergamo, offre da anni consulenza per la redazione, implementazione e aggiornamento del Modello Organizzativo 231. L’Avvocato Stefano Soardi ha ricopre diversi incarichi come Organismo di Vigilanza per aziende italiane.
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