Articolo 4 del D.Lgs. 231/01: Responsabilità per Reati Compiuti all’Estero

Compliance

Il Decreto Legislativo 231/01 disciplina la responsabilità amministrativa degli enti per alcuni reati commessi nel loro interesse o a loro vantaggio. Tra le sue disposizioni, l’articolo 4 si occupa di un tema cruciale: i reati commessi all’estero. Questa norma stabilisce le condizioni per le quali un ente italiano può essere ritenuto responsabile anche per condotte illecite poste in essere al di fuori dei confini nazionali.

Il Contenuto dell’Articolo 4

L’art. 4 del D.Lgs. 231/01 prevede che:

  • Un ente con sede in Italia possa essere chiamato a rispondere per reati commessi all’estero dai propri esponenti o collaboratori, purché sussistano le condizioni previste dagli articoli 7, 8, 9 e 10 del Codice Penale.
  • La responsabilità dell’ente può sorgere solo se non è già stata attivata un’azione giudiziaria nei confronti del medesimo ente nel Paese in cui è stato commesso il reato.

Questo articolo garantisce che le norme italiane in materia di responsabilità amministrativa si estendano oltre i confini nazionali, impedendo agli enti di sfruttare la localizzazione geografica come scudo per attività illecite.

Condizioni per la Responsabilità

Perché un ente sia ritenuto responsabile ai sensi dell’art. 4, devono verificarsi le seguenti condizioni:

  1. Reato previsto dal D.Lgs. 231/01: L’illecito commesso all’estero deve essere tra quelli indicati nel catalogo dei reati presupposto.
  2. Interesse o vantaggio dell’ente: Come per i reati commessi in Italia, anche per quelli esteri è necessario che il reato sia stato commesso nell’interesse o a vantaggio dell’ente.
  3. Legame con l’ente italiano: Il soggetto che ha commesso il reato deve agire per conto o nell’interesse di un ente che ha sede in Italia.

Esempi Applicativi

Immaginiamo una società italiana che affidi a un proprio manager operazioni in un Paese straniero. Se il manager commette un reato di corruzione internazionale, l’ente può essere chiamato a rispondere in Italia, purché:

  • Il reato sia stato commesso per favorire la società.
  • Le autorità italiane abbiano giurisdizione sul reato secondo le norme del Codice Penale.

Prevenzione e Modello 231

Per ridurre il rischio di responsabilità per reati commessi all’estero, le imprese devono adottare un Modello Organizzativo conforme al D.Lgs. 231/01, che includa:

  • Protocolli specifici per operazioni internazionali.
  • Formazione e sensibilizzazione dei dipendenti sui rischi di condotte illecite all’estero.
  • Controlli periodici per verificare l’effettiva implementazione delle misure preventive.

Conclusioni

L’art. 4 del D.Lgs. 231/01 sottolinea l’impegno del legislatore italiano a combattere i reati aziendali anche oltre i confini nazionali. Per le imprese, ciò comporta l’obbligo di adottare strategie di compliance capaci di monitorare e prevenire condotte illecite in ogni parte del mondo.


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Lo Studio Soardi, con sede a Bergamo, assiste le aziende nell’adozione e nell’implementazione di Modelli Organizzativi 231, garantendo la conformità normativa anche in ambito internazionale.

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