Decreto 231/01 | Disapplicazione delle Sanzioni Interdittive per Condotte Riparatorie

Compliance

Disapplicazione delle Sanzioni Interdittive per Condotte Riparatorie: Ordinanza del GIP di Potenza

Il 4 settembre 2024, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) di Potenza ha emanato un’ordinanza – di seguito scaricabile – che rappresenta un significativo esempio di disapplicazione delle sanzioni interdittive nei confronti di un ente in seguito all’adozione di condotte riparatorie. Questa decisione rafforza l’importanza del ravvedimento operoso per le imprese coinvolte in procedimenti ai sensi del D.Lgs. 231/2001.

Le Misure Interdittive Revocate

Nel caso in esame, un’impresa era stata destinataria di misure interdittive cautelari, tra cui:

  • Sospensione dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività di gestione dei rifiuti, comprensiva dell’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali per il trasporto dei rifiuti;
  • Divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione.

Queste misure erano state disposte a carico di una S.r.l.u. sospettata di reati nella gestione dei rifiuti. Tuttavia, grazie a un percorso riparatorio, l’impresa è riuscita a ottenere la revoca delle sanzioni interdittive, dimostrando di aver adottato le misure di conformità richieste.

Le Condotte Riparatorie: Adozione del Modello 231 e Risarcimento

L’azienda aveva già ottenuto una sospensione temporanea delle misure interdittive attraverso l’articolo 49 del D.Lgs. 231/01, a patto di adottare le seguenti condotte riparatorie:

  1. Adozione di un Modello Organizzativo e di Gestione ex D.Lgs. 231/01 (MOGC) con contestuale nomina dell’Organismo di Vigilanza (OdV);
  2. Risarcimento del danno a favore del Comune coinvolto;
  3. Versamento di una cauzione per garantire la serietà dell’impegno assunto.

Verificato l’adempimento di queste prescrizioni entro i termini, il GIP ha disposto la revoca delle misure interdittive. In tal senso, l’adozione del MOGC e le condotte riparatorie sono state ritenute sufficienti a soddisfare i requisiti dell’articolo 49 del D.Lgs. 231/01, dimostrando l’efficacia del ravvedimento operoso.

L’Importanza della Decisione del GIP di Potenza per le Imprese

Questa ordinanza rappresenta un esempio importante per altre imprese che si trovino in situazioni analoghe. La pronuncia dimostra come l’impegno concreto e tempestivo nell’adottare modelli organizzativi conformi al D.Lgs. 231/01 possa ridurre l’impatto delle sanzioni interdittive. I vantaggi per le aziende sono rilevanti, in quanto:

  • Il ravvedimento operoso consente di evitare o ridurre la durata delle misure restrittive;
  • La conformità al Modello 231 permette all’impresa di dimostrare la volontà di prevenire ulteriori violazioni.

Lo Studio Soardi di Bergamo, grazie all’esperienza nella gestione di casi di responsabilità amministrativa degli enti ex D.Lgs. 231/01, è a disposizione delle imprese per l’adozione di modelli organizzativi idonei. Il nostro team supporta le aziende nell’adempiere alle prescrizioni legali e nel beneficiare degli strumenti giuridici disponibili per una tutela proattiva contro sanzioni interdittive. Se desideri una consulenza o informazioni sulle modalità di attuazione del Modello 231, contatta lo Studio Soardi.

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