In materia di responsabilità amministrativa delle imprese ex D.Lgs. 231/2001, la Cassazione si è recentemente pronunciata con la sentenza n. 20796 del 28 maggio 2024 (di seguito scaricabile) fornendo importanti chiarimenti sui criteri di valutazione dell’interesse o vantaggio dell’ente in caso di infortunio sul lavoro. La sentenza ribadisce come, in linea di principio, l’esiguità del risparmio di spesa possa escludere la responsabilità dell’ente qualora l’evento sia isolato in un contesto di generale osservanza delle norme sulla sicurezza.
Il Caso
Il caso affrontato riguardava un grave infortunio occorso a una dipendente della S.p.A. Wonder, avvenuto durante l’uso di una “raspatrice”, una macchina industriale per la produzione di valvole. L’apparecchio, rimasto inutilizzato per oltre dieci anni e successivamente rimesso in funzione, era stato modificato eliminando una protezione di sicurezza per facilitarne la funzionalità. Durante l’operazione, il pistone della macchina ha causato gravi lesioni alla mano della lavoratrice.
La Condanna in Appello e la Responsabilità 231
In sede di merito, sia il presidente del CdA della Wonder S.p.A. sia la stessa società erano stati condannati rispettivamente per lesioni colpose e per responsabilità amministrativa dell’ente ai sensi dell’art. 25-septies del D.Lgs. 231/2001. Il presidente era stato ritenuto colpevole per non aver valutato adeguatamente il rischio associato all’uso della macchina nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e per aver messo a disposizione una macchina vetusta e potenzialmente pericolosa. La società, invece, era stata considerata responsabile per aver preferito il risparmio derivante dalla mancata sostituzione della macchina e dalla limitata manutenzione, piuttosto che ammodernare l’attrezzatura produttiva.
La Decisione della Cassazione
In Cassazione, il reato contestato al presidente della società è stato dichiarato estinto per prescrizione. Tuttavia, la Corte ha respinto il ricorso della Wonder S.p.A., confermando la responsabilità dell’ente. La Cassazione ha ribadito che, sebbene non possa esistere un automatismo nella sussistenza dell’interesse o del vantaggio dell’ente per il semplice verificarsi di un infortunio, nel caso in questione il risparmio ottenuto dalla scelta di “riesumare” una macchina obsoleta risultava economicamente rilevante e quindi configurava un effettivo vantaggio per l’ente.
La Rilevanza del Risparmio di Spesa e le Implicazioni della Sentenza
Secondo la Corte, la decisione della società di rimettere in uso una macchina in disuso per dieci anni, anziché adottare misure di ammodernamento o sostituzione, ha comportato un vantaggio economico rilevante, configurando così la responsabilità ai sensi del D.Lgs. 231/2001. La sentenza riafferma l’importanza di una valutazione approfondita e contestuale dei rischi, sottolineando come la mancata osservanza delle norme di sicurezza possa comportare sanzioni pesanti anche in contesti di risparmio economico solo apparentemente limitato.
Conclusioni
La sentenza della Cassazione n. 20796/2024 rappresenta un richiamo chiaro per le imprese sulla necessità di garantire adeguati standard di sicurezza. Per evitare la configurazione della responsabilità amministrativa ex D.Lgs. 231/2001, è fondamentale che il risparmio economico non prevalga mai sulla tutela della salute dei lavoratori.