Whistleblowing e Ritorsione: Il Caso del Direttore Generale di un’Agenzia Agricola

Compliance

Whistleblowing, Ritorsione e Modelli 231: Il Caso dell’Agenzia di Sviluppo Agricolo

Con la Delibera n. 380 del 30 luglio 2024, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (A.N.AC.) ha annullato i provvedimenti ritorsivi del Direttore Generale di un’Agenzia di sviluppo agricolo, che aveva penalizzato un dirigente dopo una segnalazione di illeciti. Questo episodio offre un’occasione per riflettere non solo sulla tutela del whistleblower, ma anche sul ruolo cruciale dei modelli 231 nel prevenire e contrastare ritorsioni nei contesti aziendali e pubblici.

Il Caso: La Segnalazione di Irregolarità

Il dirigente, operante nell’Agenzia, aveva segnalato al Responsabile Anticorruzione dell’ente presunte irregolarità commesse dal proprio superiore gerarchico, in relazione a incarichi dirigenziali assunti in conflitto di interessi. Le segnalazioni, effettuate nel rispetto della normativa sul whistleblowing (D.Lgs. 24/2023), miravano a garantire trasparenza e correttezza nello svolgimento di incarichi pubblici.

A seguito della denuncia, il Direttore Generale ha adottato misure punitive:

  • Declassamento del dirigente con una riorganizzazione che ha compromesso le sue risorse professionali.
  • Punteggi negativi ingiustificati nelle valutazioni delle performance.
  • Svuotamento delle responsabilità lavorative assegnate.

Questi provvedimenti sono stati giudicati ritorsivi dall’A.N.AC., che ha annullato tali decisioni e imposto una sanzione pecuniaria di 10.000 euro al Direttore Generale.

Collegamenti con i Modelli 231

Questo caso è strettamente collegato ai principi previsti dal D.Lgs. 231/2001, che impone alle aziende di adottare modelli di organizzazione e gestione (MOG) per prevenire illeciti e ritorsioni. Ecco i punti chiave:

  1. Protezione del Whistleblower: I modelli 231 prevedono la creazione di canali sicuri per la segnalazione di illeciti, garantendo anonimato e tutela da eventuali ritorsioni. L’implementazione di queste misure è fondamentale per evitare responsabilità dell’ente in caso di comportamenti discriminatori verso il segnalante.
  2. Ruolo dell’Organismo di Vigilanza (OdV): L’OdV ha il compito di monitorare l’efficacia del modello e gestire le segnalazioni ricevute. Nel caso in cui un’azienda non applichi adeguatamente tali procedure, può incorrere in sanzioni previste dal D.Lgs. 231/01, con potenziali danni economici e reputazionali.
  3. Prevenzione delle Ritorsioni: Le ritorsioni, come nel caso del Direttore Generale, possono scaturire in gravi conseguenze legali per l’ente. Un modello 231 efficace, che integri le tutele per i whistleblower, protegge l’azienda da responsabilità derivanti da azioni disciplinari ingiuste o discriminatorie.

Perché Implementare un Modello 231

Integrare un sistema di compliance come quello previsto dal D.Lgs. 231/2001 non solo migliora la governance interna dell’ente, ma fornisce anche uno scudo legale contro potenziali illeciti e sanzioni, soprattutto in contesti in cui i whistleblower svolgono un ruolo attivo nel segnalare comportamenti scorretti.


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