Forniamo di seguito l’elenco dettagliato di tutti gli adempimenti previsti dal Decreto Legislativo n. 125 del 6 settembre 2024 per le diverse categorie di imprese.
Il decreto introduce obblighi specifici legati alla rendicontazione di sostenibilità (ambientale, sociale e di governance, ESG) in base alla tipologia e alle dimensioni dell’impresa.
1. Grandi Imprese
Le grandi imprese sono quelle che superano almeno due dei seguenti criteri:
- Totale attivo di bilancio: 20 milioni di euro.
- Fatturato netto: 40 milioni di euro.
- Numero medio di dipendenti durante l’esercizio: 250.
Adempimenti principali:
- Redazione della Relazione di Sostenibilità: Le grandi imprese devono redigere una relazione specifica che riporti informazioni dettagliate su come l’attività aziendale influenzi le tematiche ESG. Questo include:
- Descrizione del modello di business aziendale e la sua integrazione con i criteri ESG.
- Obiettivi di sostenibilità, con particolare riferimento a quelli di riduzione delle emissioni di gas serra per il 2030 e 2050.
- Politiche aziendali adottate per affrontare le questioni ambientali, sociali e di governance.
- Risultati e indicatori di performance relativi agli obiettivi ESG (emissioni, risorse energetiche, politiche sociali, diversità).
- Principali rischi legati alle tematiche ESG, sia per l’azienda sia per gli stakeholder.
- Adeguamento del Modello 231: Le grandi imprese dovranno aggiornare il proprio modello di organizzazione e gestione ex D.lgs. 231/01, includendo nuovi rischi ESG (ambientali, sociali e di governance). Sarà necessario adottare misure preventive per evitare il coinvolgimento in reati legati a queste tematiche.
- Revisione Legale della Relazione di Sostenibilità: Le informazioni riportate nella relazione ESG devono essere verificate da un revisore legale abilitato o da una società di revisione, che attesterà la conformità della rendicontazione.
- Supervisione dell’OdV: L’Organismo di Vigilanza (OdV) dovrà monitorare l’efficacia delle misure implementate per garantire la conformità con gli obblighi ESG, oltre a vigilare sull’aggiornamento del modello 231.
- Pubblicazione della Relazione: La relazione di sostenibilità deve essere pubblicata sul sito web aziendale, accessibile al pubblico, e depositata insieme ai bilanci aziendali.
2. PMI Quotate
Le Piccole e Medie Imprese (PMI) sono definite come quelle che non superano i seguenti parametri:
- Totale attivo di bilancio: 20 milioni di euro.
- Fatturato netto: 40 milioni di euro.
- Numero medio di dipendenti durante l’esercizio: 250.
Adempimenti principali:
- Rendicontazione ESG: Le PMI quotate hanno l’obbligo di redigere una rendicontazione di sostenibilità semplificata, ma comunque conforme agli standard europei. Fino al 2028 possono limitare la quantità di informazioni riportate, ma devono includere:
- Descrizione del modello di business e la sua relazione con le questioni ESG.
- Politiche aziendali relative agli obiettivi di sostenibilità.
- Indicazioni sui principali rischi ESG che possono impattare sull’attività aziendale.
- Adeguamento del Modello 231: Anche per le PMI quotate, il modello organizzativo ex D.lgs. 231 dovrà essere aggiornato per includere nuovi rischi ESG. Le imprese dovranno garantire la conformità alle normative ambientali, sociali e di governance e implementare controlli interni adeguati.
- Supervisione dell’OdV: L’OdV nelle PMI quotate dovrà vigilare sull’integrazione dei rischi ESG nel modello 231 e monitorare la rendicontazione ESG, oltre che sull’attuazione delle politiche aziendali relative alla sostenibilità.
- Pubblicazione della Relazione di Sostenibilità: Le PMI quotate devono pubblicare la relazione sul proprio sito web e depositarla insieme ai bilanci aziendali.
- Revisione della Relazione di Sostenibilità: Anche le PMI quotate devono sottoporre la loro relazione di sostenibilità a revisione legale per verificare l’accuratezza delle informazioni.
3. PMI Non Quotate
Le PMI non quotate godono di alcune esenzioni dagli obblighi di rendicontazione di sostenibilità. Tuttavia, se operano in settori ad alto impatto ESG o superano determinate soglie di fatturato o dipendenti, potrebbero essere soggette a specifici adempimenti.
Adempimenti principali:
- Rendicontazione volontaria ESG: Le PMI non quotate non sono obbligate a redigere una rendicontazione ESG formale, a meno che non superino le soglie di fatturato o operino in settori considerati ad alto rischio. Tuttavia, possono decidere di farlo su base volontaria, per rispondere alle aspettative del mercato o per attrarre investitori.
- Adeguamento del Modello 231: Anche le PMI non quotate dovrebbero valutare l’aggiornamento del loro modello 231 per includere i rischi ESG, specialmente se operano in settori ad alto impatto ambientale o sociale (come il manifatturiero, l’energia o i trasporti).
- Supervisione dell’OdV: In caso di implementazione di politiche ESG, l’OdV dovrà monitorare la corretta attuazione di tali politiche, anche se non sono obbligatoriamente soggette a rendicontazione.
4. Micro-Imprese
Le micro-imprese sono esentate dalla maggior parte degli obblighi di rendicontazione di sostenibilità, in quanto rappresentano una categoria di impresa di dimensioni molto ridotte. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni, specialmente per quelle che operano in settori regolamentati o che sono parte di gruppi più grandi.
Adempimenti principali:
- Esenzione dagli Obblighi di Rendicontazione: Le micro-imprese non sono soggette agli obblighi di redazione della relazione di sostenibilità.
- Adozione di Politiche ESG Volontarie: Anche se non obbligate, alcune micro-imprese potrebbero decidere di adottare volontariamente politiche ESG per migliorare la loro reputazione aziendale o attrarre investitori, specialmente se operano in settori specifici.
5. Società Madri Extra-UE con Filiali o Succursali in Italia o UE
Le società madri extra-europee che hanno filiali o succursali in Italia o nell’Unione Europea sono soggette a specifici obblighi di rendicontazione se operano attraverso entità di una certa dimensione.
Adempimenti principali:
- Redazione della Relazione di Sostenibilità: Le società madri extra-UE devono redigere e pubblicare una relazione ESG in linea con gli standard europei, coprendo le loro attività nelle filiali e succursali in Italia o nell’UE.
- Pubblicazione della Relazione: Le filiali devono rendere pubblica la relazione sui propri siti web, e il documento deve essere accessibile al pubblico.