Decreto Legislativo 6 settembre 2024 n. 125: Novità sulla Rendicontazione di Sostenibilità e Impatti su Modelli 231 e PMI

Compliance

Il 6 settembre 2024 è stato introdotto il Decreto Legislativo n. 125, che modifica profondamente la normativa italiana in materia di rendicontazione societaria di sostenibilità, in recepimento della direttiva UE 2022/2464. Il nuovo provvedimento obbliga le aziende, in particolare quelle di grandi dimensioni e le PMI quotate, a rendicontare in modo dettagliato il loro impatto su tematiche ambientali, sociali e di governance (ESG). Questo impone alle imprese una maggiore trasparenza e l’adozione di strategie di sostenibilità integrate nei loro modelli di business.

Ambito di Applicazione del Decreto

Il decreto riguarda:

  • Imprese di grandi dimensioni e PMI quotate, che devono includere nella loro relazione sulla gestione informazioni esaustive riguardanti l’impatto delle loro attività sulle questioni ESG.
  • Micro-imprese e alcune PMI non quotate sono esentate, a meno che non superino soglie stabilite di fatturato o numero di dipendenti.

Le informazioni da fornire comprendono:

  • Impatti ambientali: come emissioni di gas serra, consumi energetici, politiche di sostenibilità ambientale.
  • Aspetti sociali: rispetto dei diritti dei lavoratori, relazioni con la comunità, gestione delle risorse umane.
  • Governance aziendale: trasparenza organizzativa, gestione dei rischi e struttura dell’amministrazione.

Impatti sui Modelli 231

Il Decreto Legislativo n. 125 ha anche ripercussioni dirette sui modelli organizzativi ex D.lgs. 231/01. Le aziende dovranno integrare i rischi ESG nel loro modello di gestione e controllo, in particolare per prevenire reati connessi alla sostenibilità e alla conformità ambientale. Sarà fondamentale:

  • Aggiornare i modelli 231 per considerare i rischi legati alle questioni ESG e adattare i processi di controllo e vigilanza alle nuove esigenze.
  • Rafforzare i compiti dell’Organismo di Vigilanza (OdV), che dovrà garantire la corretta attuazione delle politiche ESG nelle imprese, vigilando sui potenziali rischi legati a reati ambientali o sociali.

Impatti sulle PMI

Le PMI quotate saranno tenute a rispettare gli obblighi di rendicontazione ESG, anche se potranno limitare tali obblighi fino al 2028. Tuttavia, entro tale data, dovranno adeguarsi completamente alla normativa, con l’obbligo di fornire informazioni dettagliate sui loro impatti ESG.

Per le PMI non quotate, il decreto prevede esenzioni per molte di esse, soprattutto se di dimensioni ridotte o operanti in settori a basso impatto ESG. Tuttavia, l’attenzione crescente sulle tematiche ESG e le nuove aspettative del mercato richiederanno un adeguamento progressivo anche da parte delle imprese più piccole, che potrebbero subire pressioni dai partner commerciali o dalle istituzioni finanziarie.

Perché le aziende dovrebbero rivolgersi ad un avvocato quale consulente

L’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 125 richiede alle imprese di rivedere i propri processi interni per rispettare gli obblighi di rendicontazione e, nel caso dei modelli 231, di aggiornare i sistemi di gestione e controllo per prevenire nuovi rischi legati alla sostenibilità. Affidarsi a un avvocato specializzato in diritto penale e responsabilità amministrativa ex D.lgs. 231/01 diventa quindi cruciale per evitare sanzioni e garantire la conformità normativa.

Un consulente legale può supportare le aziende nelle seguenti aree:

  1. Aggiornamento del modello organizzativo 231: Il rischio di reati legati alla sostenibilità impone di integrare il modello 231 con nuovi controlli e misure preventive. Un avvocato esperto può assistere l’impresa nell’identificare i rischi ESG rilevanti e introdurre le dovute contromisure.
  2. Gestione della conformità normativa: La rendicontazione ESG richiede non solo una corretta gestione dei dati, ma anche il rispetto di standard specifici stabiliti dalla Commissione Europea. Il supporto di un avvocato garantisce che l’azienda operi in modo conforme alle nuove regole e che la documentazione sia preparata correttamente.
  3. Prevenzione di sanzioni e contenziosi: Il mancato rispetto degli obblighi di rendicontazione ESG può esporre l’azienda a sanzioni e contenziosi legali. Un avvocato può prevenire tali rischi attraverso la gestione accurata delle procedure interne e la predisposizione di soluzioni di compliance.
  4. Formazione e sensibilizzazione del personale: Per una gestione efficace delle nuove obbligazioni ESG, è necessario formare il personale aziendale. Un consulente legale può organizzare corsi di formazione specifici per assicurarsi che i dipendenti comprendano l’importanza della rendicontazione ESG e sappiano come integrarla nei processi aziendali.

Vantaggi per le aziende

L’adeguamento alle nuove disposizioni legislative non rappresenta solo un obbligo, ma anche un’opportunità per migliorare la reputazione aziendale e attirare nuovi investitori. Un’azienda che si distingue per la trasparenza e l’attenzione alla sostenibilità può accrescere la fiducia dei propri partner commerciali e ottenere un vantaggio competitivo sul mercato.

Conclusione

Il Decreto Legislativo n. 125 del 2024 rappresenta una svolta nella gestione della sostenibilità da parte delle imprese italiane. Rivolgersi a un consulente legale specializzato permette di affrontare con successo le sfide normative e di trasformare gli obblighi ESG in opportunità di crescita. Contattaci per un’analisi approfondita del tuo modello 231 e per assistenza nella gestione degli obblighi di rendicontazione.

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