D.Lgs. 231/01 | Ammissibile il riesame dell’ente che non è a conoscenza della propria condizione di indagato

Compliance, Penale

Sentenza della Cassazione n. 34476/2024: Responsabilità degli Enti ex D.lgs. 231/01 e Sequestro Preventivo

In un contesto normativo sempre più stringente, la responsabilità amministrativa delle imprese assume un ruolo cruciale. La recente sentenza n. 34476/2024 della Corte di Cassazione fornisce un esempio chiaro dei rischi che corrono le aziende nel non garantire un’adeguata rappresentanza legale e conformità al D.lgs. 231/01.

Il Sequestro Preventivo ai sensi del D.lgs. 231/01

Il Tribunale di Trento aveva disposto il sequestro preventivo dei beni della società A.A. Srl, finalizzato alla confisca, per l’illecito amministrativo collegato al reato di malversazione (art. 316-bis c.p.). La richiesta di riesame, presentata dalla società, è stata dichiarata inammissibile poiché il difensore era stato nominato dal legale rappresentante della società, indagato per il reato presupposto. Questa nomina violava l’art. 39 del D.lgs. 231/01, che vieta la rappresentanza dell’ente da parte di soggetti in conflitto di interessi.

L’Incompatibilità del Legale Rappresentante e le Conseguenze per l’Ente

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della società, sottolineando che il Tribunale non ha verificato adeguatamente se l’ente fosse stato debitamente informato della sua posizione di indagato. Il divieto di rappresentanza previsto dall’art. 39 del D.lgs. 231/01 è assoluto, poiché serve a garantire l’indipendenza della difesa dell’ente. La mancata comunicazione formale dell’indagine a carico dell’ente ha invalidato l’intera decisione del Tribunale.

La Sentenza 34476/2024 della Cassazione: Cosa Cambia per le Aziende

Questa decisione rappresenta un forte richiamo per tutte le imprese: garantire la corretta rappresentanza legale e l’adeguatezza del modello organizzativo ai sensi del D.lgs. 231/01 è essenziale per evitare sanzioni e procedimenti penali.

Ne abbiamo già parlato in questi articoli inerenti la nomina del difensore dell’ente nel processo 231/01 https://www.studiosoardi.com/2023/07/30/d-lgs-231-01-la-nomina-del-difensore-dellente-nel-processo-231-01/ e l’incompatibilità della nomina da parte del difensore da parte del legale rappresentante indagato https://www.studiosoardi.com/2024/04/23/d-lgs-231-01-incompatibile-la-nomina-del-difensore-dellente-da-parte-del-legale-rappresentante-indagato/

Lezioni apprese per le aziende

La sentenza n. 34476/2024 sottolinea l’importanza di:

  • Assicurarsi che i modelli organizzativi siano costantemente aggiornati.
  • Verificare la corretta rappresentanza legale dell’ente per evitare conflitti di interesse.
  • Implementare sistemi di gestione del rischio efficaci per prevenire sanzioni.

Conclusioni

La sentenza 34476/2024 evidenzia l’importanza di una rappresentanza legale conforme al D.lgs. 231/01 e di un modello organizzativo adeguato. Lo Studio Soardi, con sede a Bergamo, offre assistenza specializzata nella predisposizione e implementazione di modelli 231/01.

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