Codice Rosso | La tutela delle vittime prosegue dopo la fine della relazione

Penale

Maltrattamenti e Stalking: La Sentenza della Cassazione n. 20012 del 21 Maggio 2024

I maltrattamenti in famiglia e lo stalking rappresentano fenomeni complessi che, purtroppo, continuano a crescere nel panorama italiano. Con la Sentenza n. 20012 del 21 maggio 2024, la Corte di Cassazione ha ribadito l’importanza della tutela delle vittime anche dopo la fine di una relazione, chiarendo come questi reati possano coesistere e sovrapporsi, rafforzando le protezioni legali offerte alle vittime.

Un quadro preoccupante: i dati sui maltrattamenti in Italia

Secondo i dati del Ministero dell’Interno e dell’ISTAT, nel primo semestre del 2024 i casi di maltrattamenti in famiglia sono aumentati del 5%, passando da 11.808 nel 2023 a 12.424 nello stesso periodo del 2024. Questo incremento riflette la crescente gravità del fenomeno della violenza domestica e delle vessazioni familiari, che coinvolge principalmente le donne, colpite nel 75% dei casi.

Inoltre, le chiamate al numero di emergenza 1522, utilizzato dalle vittime per denunciare situazioni di violenza e maltrattamenti, hanno registrato un aumento significativo. Nel primo trimestre del 2024, le chiamate valide sono cresciute dell’83,5%, con 17.880 richieste di aiuto rispetto all’anno precedente.


Protezione estesa anche dopo la separazione

La Sentenza n. 20012 della Cassazione ha stabilito un principio chiave: la protezione delle vittime non si limita al periodo della convivenza, ma si estende anche quando i comportamenti persecutori persistono dopo la separazione o la fine della relazione. Questo è un passo fondamentale per garantire la sicurezza di chi, pur avendo chiuso una relazione, continua a subire minacce e vessazioni.

Nel caso trattato, la difesa ha tentato di sostenere che il comportamento persecutorio dell’imputato fosse terminato con la fine della convivenza, ma la Corte di Cassazione ha chiarito che, se i comportamenti minacciosi proseguono, è possibile configurare il reato di stalking insieme a quello di maltrattamenti in famiglia. Ciò che conta è l’effetto psicologico che questi atti hanno sulla vittima, non solo la continuità fisica della relazione.


Come la legge tutela le vittime

La legge italiana fornisce diversi strumenti per tutelare le vittime di maltrattamenti e stalking, offrendo loro protezione anche dopo la cessazione della convivenza. La Sentenza n. 20012 del 2024 consolida questo principio, evidenziando che le vittime hanno diritto a protezione giuridica continua, anche dopo la fine della relazione.

Le misure cautelari, come l’ordine di protezione e il divieto di avvicinamento, possono essere applicate per garantire la sicurezza della vittima, e i centri antiviolenza sono attivi nel fornire supporto psicologico e legale. Tuttavia, come mostrano i dati, molte vittime non denunciano subito gli abusi, spesso perché credono che la fine della relazione possa risolvere il problema. Ora, con questa sentenza, è chiaro che la giustizia può intervenire a loro difesa anche in queste circostanze.


Implicazioni per le vittime: una protezione rafforzata

Per le vittime di maltrattamenti e stalking, questa sentenza rappresenta una svolta. Garantisce una protezione più ampia e fornisce un chiaro segnale che le minacce e le vessazioni, anche dopo la fine di una relazione, saranno perseguite a livello giuridico. Questa decisione rafforza ulteriormente la lotta contro la violenza domestica e il diritto delle vittime a vivere senza paura.


L’avvocato Stefano Soardi, del Foro di Bergamo, assiste da anni le vittime di maltrattamenti in famiglia e stalking. Grazie all’esperienza maturata sul campo e alla disponibilità del gratuito patrocinio a spese dello Stato, lo studio garantisce supporto legale a chiunque necessiti di protezione, indipendentemente dalle proprie risorse economiche.

Se hai subito minacce, maltrattamenti o stalking, contattaci subito per una consulenza. Il nostro studio è qui per aiutarti a proteggere i tuoi diritti e la tua sicurezza.

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