La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la condanna della società D.D. Spa per responsabilità amministrativa ex D.Lgs. 231/2001 in relazione all’omicidio colposo di due suoi dipendenti in Libia.
La Corte ha ritenuto che la società avesse adottato un modello organizzativo idoneo a prevenire reati come quello verificatosi, nonostante la mancata inclusione nel Documento di Valutazione dei Rischi di procedure specifiche per gli spostamenti in zone a rischio.
Secondo i giudici, D.D. Spa aveva comunque predisposto misure adeguate, come l’obbligo di utilizzare il trasporto via mare e il divieto di spostamenti via terra, note a tutti i dipendenti e normalmente rispettate.
La violazione di tali prescrizioni da parte del dirigente M.M. è stata ritenuta un’iniziativa personale ed estemporanea, non imputabile all’ente.
La Cassazione ha censurato l’approccio formalistico della Corte d’Appello, ribadendo che la responsabilità ex 231 richiede l’accertamento di una concreta “colpa di organizzazione” dell’ente, non ravvisabile nel caso di specie.
Inoltre, i giudici hanno escluso la sussistenza di un interesse o vantaggio apprezzabile per la società, altro presupposto necessario per la responsabilità amministrativa. L’ipotizzato risparmio di costi è stato ritenuto irrisorio e comunque non perseguito dall’ente.
La sentenza conferma un orientamento garantista, che valorizza l’effettiva idoneità preventiva dei modelli organizzativi al di là di carenze formali, e richiede una rigorosa verifica dei criteri di imputazione oggettiva all’ente del reato commesso dal singolo.
Soardi Studio Legale assiste da anni enti e PMI nell’adozione di Modelli Organizzativi ex D.Lgs. 231/01 e l’avvocato Stefano Soardi ricopre il ruolo di Organismo di Vigilanza per diverse società del territorio.