Incidente stradale e risarcimento danno | La Cassazione rileva il risarcimento da mancato guadagno

Penale

La recente sentenza della Corte di Cassazione ha affrontato temi significativi relativi alla liquidazione del danno e alla perdita di guadagno derivanti da un sinistro stradale. Il caso in esame riguardava un motociclista, C.C., leso gravemente in un incidente, con conseguente paraplegia. La sentenza di primo grado aveva riconosciuto un danno complessivo significativo, attribuendo responsabilità parziali sia al motociclista sia agli altri veicoli coinvolti.

Un punto cruciale della sentenza d’appello, poi oggetto di ricorso in Cassazione, è stato il calcolo del danno relativo alla perdita di capacità lavorativa specifica. I giudici d’appello avevano ridotto il risarcimento precedentemente accordato, non ritenendo provata la persistenza di una impossibilità totale di lavorare in un contesto differente da quello specifico pre-incidente. Questo nonostante fosse stata accertata una totale perdita della capacità lavorativa specifica di operaio metalmeccanico, ruolo di C.C. prima dell’incidente.

La Cassazione ha criticato questa valutazione, sottolineando l’importanza di considerare la gravità della menomazione fisica e le sue ripercussioni sulla vita professionale del danneggiato. In particolare, la Corte ha evidenziato come il mancato riconoscimento del danno da perdita di capacità di guadagno specifica non tenga adeguatamente conto delle reali prospettive lavorative di una persona gravemente disabile, che difficilmente potrebbe reinserirsi nel mercato del lavoro, anche in contesti diversi da quello originario.

La decisione della Cassazione ribadisce l’importanza di un’accurata valutazione delle conseguenze a lungo termine delle lesioni fisiche sulle capacità lavorative e di guadagno delle vittime di incidenti, assicurando che il risarcimento rifletta adeguatamente la perdita economica effettiva e potenziale subita. Questo principio è fondamentale per garantire che le vittime di sinistri stradali ricevano un indennizzo equo e proporzionato al danno subito.

L’avvocato Stefano Soardi del Foro di Bergamo assiste da anni le vittime di risarcimenti stradali e le proprie famiglie al fine di ottenere il giusto risarcimento del danno.