Il primo luglio 2024 rappresenta una scadenza cruciale per le società e associazioni sportive dilettantistiche, che dovranno nominare un Responsabile interno contro abusi, violenze e discriminazioni.
Questa obbligatorietà deriva dall’articolo 16 del D.Lgs 39/2021 (Riforma dello Sport), che impone a tali enti di adottare Modelli Organizzativi e di controllo dell’attività sportiva (o “Modelli Organizzativi Sportivi” o “MOS”) e codici di condotta per la tutela dei minori e la prevenzione di molestie, violenze di genere e discriminazioni basate su etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale, seguendo le Linee Guida degli organismi affilianti.
Le società sportive già dotate di un modello ai sensi del D.Lgs 231/2001 dovranno adeguarlo alle nuove Linee Guida, introducendo specifiche procedure per il contesto sportivo.
Il CONI, attraverso il suo “Osservatorio Permanente per le politiche di Safeguarding“, ha emanato i principi ispiratori delle Linee Guida il 25 luglio 2023, con l’obiettivo di garantire il rispetto e la dignità di ogni tesserato, promuovendo il benessere psicofisico degli atleti e tecnici e prevenendo abusi e maltrattamenti, inclusi bullismo e cyberbullismo.
Oltre a stabilire norme di comportamento e procedure di prevenzione, le società sportive dovranno nominare un “Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni“. Questo responsabile avrà il compito di monitorare e controllare il rispetto delle prescrizioni, attuare iniziative specifiche e segnalare eventuali criticità agli organi di amministrazione dell’ente sportivo e al “Safeguarding Officer” dell’ente di affiliazione.
La scelta del responsabile dovrebbe basarsi su criteri di indipendenza e terzietà, suggerendo una nomina esterna per evitare conflitti di interesse, anche se è possibile scegliere tra i membri interni come tecnici o dirigenti. Il Modello Organizzativo della società o associazione sportiva definirà le procedure di nomina e i compiti specifici del responsabile, in conformità con gli Statuti delle ASD e SSD, che dovranno essere aggiornati.
Le Linee Guida attribuiscono al responsabile anche le funzioni del “Responsabile Protezione Minori” ai sensi del comma 6 dell’articolo 33 del D.Lgs 36/2021, sebbene il relativo decreto attuativo non sia ancora stato emanato. Data l’importanza e la delicatezza del ruolo, è consigliabile scegliere una persona con competenze educative e psicologiche, adeguatamente formata e aggiornata.
Questa nomina è fondamentale per garantire un ambiente sportivo sicuro, anche se comporterà un impatto economico per le società e associazioni sportive.
Soardi Studio Legale assiste da anni società sportive – professionistiche e dilettantistiche – nel processo di adeguamento alle normative e l’avvocato Soardi è stato nominato Responsabile interno contro abusi e violenze per diversi enti presenti sul territorio.