Modelli Organizzativi Sportivi | La figura del Responsabile interno contro abusi, violenze e discriminazioni

Compliance

A partire dal primo luglio 2024, tutte le società e associazioni sportive (anche dilettantistiche, ASD e SSD) saranno tenute a nominare un Responsabile interno contro abusi, violenze e discriminazioni, come previsto dall’articolo 16 del D.Lgs 39/2021 (Riforma dello Sport).

Questo obbligo impone per ASD e SSD l’adozione di modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva – o Modelli Organizzativi Sportivi (MOS) e codici di condotta per la tutela dei minori e la prevenzione di molestie, violenze di genere e discriminazioni.

Il Responsabile avrà il compito di monitorare e controllare l’implementazione delle norme di comportamento e delle procedure di prevenzione e tutela all’interno del sodalizio sportivo. Dovrà inoltre interfacciarsi con gli organi di amministrazione dell’ente sportivo e con il Safeguarding Officer dell’ente di affiliazione per affrontare eventuali criticità.

Le Linee Guida degli organismi affilianti, basate sui principi emanati dal CONI, prevedono che il Responsabile debba possedere caratteristiche di indipendenza, terzietà ed onorabilità. Questo potrebbe far propendere per una nomina esterna all’ente per evitare possibili conflitti di interesse.

Il MOS della società o associazione sportiva dovrà disciplinare le procedure di nomina, i ruoli e i compiti specifici del Responsabile, in conformità con gli Statuti che dovranno essere aggiornati.

Considerata l’importanza e la delicatezza del ruolo, è suggerito di identificare una persona con competenze specifiche in materia legale e sportiva, adeguatamente formata e costantemente aggiornata. Inoltre, il Responsabile potrebbe anche assumere le funzioni del “Responsabile Protezione Minori” ai sensi del comma 6 dell’articolo 33 del D.Lgs. 36/2021, in attesa del relativo decreto attuativo.

L’inquadramento del Responsabile è un altro aspetto cruciale. Solo una federazione sportiva nazionale (FIRAFT) ha inserito il “Responsabile contro abusi e violenze” nel mansionario come “lavoratore sportivo” ai sensi dell’articolo 25 bis del D.Lgs 36/2021. Pertanto, le società sportive dovranno ricorrere alle ordinarie forme di lavoro o collaborazione autonoma esterna.

La nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni è una scelta fondamentale per rendere lo sport un ambiente sicuro per tutti.

Soardi Studio Legale affianca società sportive, professionistiche e dilettantistiche (ASD e SSD), sia nella predisposizione di Modelli Organizzativi Sportivi sia quale Responsabile contro abusi e violenze.

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