Whistleblowing Protection | Le aziende italiane si sono adeguate ai nuovi requisiti?

Compliance

Mancano meno di due mesi alla scadenza del 17 dicembre 2023 che per le PMI italiane (dotate di Modello Organizzativo 231/01 o con più di 250 dipendenti) costituisce il “fatidico” termine entro il quale adeguarsi al D.Lgs. 24/2023 in materia di Whistleblowing Protection.

EQS Group Italia, con il contributo di EY Italia, in occasione della Conferenza Europea dedicata all’Etica e alla Compliance 2023 svoltasi martedì 17 ottobre scorso ha presentato i dati della seconda indagine sul whistleblowing su 135 aziende italiane provenienti da vari settori,

È possibile visionare il report completo su sito di EQS Group s.r.l.: https://www.integrityline.com/it/competenza/white-paper/report-indagine-whistleblowing-italia/

Sul campione di aziende intervistate il 16% dichiara di non essere in possesso di un sistema di segnalazione di illeciti interno.

Tuttavia il 20% delle aziende intervistate dichiara di affidarsi solamente alla casella di posta elettronica per la ricezione della segnalazione degli illeciti.

Per quanto riguarda la scelta del gestore delle segnalazioni al primo posto si attesta l’Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 231/01 con il 41% dei casi.

Infine è emerso che le aziende italiane ricevono 6,7 segnalazioni di illeciti ogni anno, con un netto aumento rispetto allo scorso anno (1,5 casi nella fascia tra 250-999 dipendenti; 3,2 tra 1.000 e 4.999 dipendenti).

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