Confindustria ha pubblicato la propria “Guida operativa per gli enti privati” in materia di whistleblowing protection“, di seguito scaricabile.
Il documento descrive, in maniera semplice e chiara, gli adempimenti richiesti dal D.lgs. 24/2023 alle aziende con più di 50 dipendenti o, a prescindere dal numero dei dipendenti, dotate di un modello organizzativo 231/01.
Non è un segreto, infatti, che entro il 17 dicembre 2023 tutte le imprese che contano tra 50 e 250 risorse (o dotate di un modello organizzativo 231/01 anche con meno di 50 dipendenti dovranno:
- predisporre un canale di segnalazione interno, in forma scritta e orale, idoneo a garantire l’anonimato del segnalante
- incaricare formalmente un soggetto/ufficio della gestione delle segnalazioni
- effettuare una valutazione d’impatto (DPIA) sul relativo trattamento dei dati
- aggiornare il modello organizzativo 231/01
- formare il personale incaricato
per consentire a dipendenti, collaboratori e partner di segnalare illeciti penali, amministrativi, fiscali e reati ex D.lgs. 231/01, anche in forma di fondato sospetto.
Si sottolinea in particolar modo l’analisi in merito all’attuazione del canale interno di segnalazione in forma scritta, con la quale si descrive con precisione una soluzione alternativa all’adozione di un software da parte dell’azienda.