La Corte Suprema di Cassazione, Sezione Quarta Penale, con la sentenza n. 31533 del 20 luglio 2023, di seguito scaricabile, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla parte civile contro la decisione del Tribunale di Cassino del 25 maggio 2022.
Il caso riguardava un incidente stradale in cui un minore è stato investito mentre attraversava sulle strisce pedonali. L’incidente ha causato gravi lesioni al minore, tra cui tetraplegia e insufficienza respiratoria cronica.
La parte civile ha contestato la sentenza del Tribunale di Cassino, lamentando una discrepanza tra il dispositivo e la motivazione della sentenza, in particolare riguardo alla ripartizione della colpa al 50% tra il conducente e la vittima, e la conseguente quantificazione del risarcimento del danno.
La Cassazione ha ritenuto il ricorso inammissibile, sottolineando che le statuizioni del giudice di merito riguardanti la quantificazione delle percentuali di concorso delle colpe non sono censurabili in sede di legittimità.
Inoltre, ha ribadito che l’efficacia della sentenza penale di condanna nel giudizio civile è limitata all’accertamento della sussistenza del fatto, della sua illiceità penale e dell’affermazione che l’imputato lo ha commesso, ma non vincola il giudice civile nella determinazione dell’incidenza causale della condotta della vittima.
La Corte ha inoltre richiamato il principio secondo cui il giudice civile è autonomo nella valutazione della responsabilità e della quantificazione del danno. Pertanto, la questione del concorso di colpa potrà essere valutata dal giudice civile competente, non essendo vincolato dalle determinazioni del giudice penale in merito alla ripartizione delle responsabilità.
La sentenza della Cassazione ha confermato l’inammissibilità del ricorso e ha condannato la parte ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3.000 euro.
La decisione sottolinea l’importanza dell’autonomia del giudice civile nella determinazione del risarcimento del danno, che deve essere valutato in base alle specifiche circostanze del caso concreto, indipendentemente dalle conclusioni del giudice penale.
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